Punto di interesse

Miniera di Molibdeno cantiere “Giogli”

Bivongi è uno dei tre paesi d’Italia dove vi è una forte presenza di molibdeno, prezioso minerale utilizzato per le leghe d’acciaio ad alte resistenze. La sua scoperta avvenne sul finire del 1800 ma solo nel 1917 la società “Torelli e Re” avviò le ricerche per la molibdenite nel territorio di Bivongi e Guardavalle.

Nel 1939 fu invece la Breda a ricercare il minerale. Il cantiere minerario più ricco era quello di Giogli, lungo il torrente Pardalà. Il materiale estratto dalle miniere di Giogli veniva trasportato con i carrelli fino a una stazione posta di fronte alla Lavaria e di là, mediante una teleferica di circa 3 Km sullo Stilaro, arrivava allo stabilimento di flottazione. Il giacimento di Giogli e quelli delle località Punghi e Podilli in territorio di Bivongi comprendeva oltre 30 miniere con circa duecento addetti nelle gallerie. Il giacimento venne sfruttato fino al 1943.

Alcuni minatori rivelarono che finita la guerra, in fase di ricerca, dopo aver scoperto nuove vene di minerale, i tecnici della Breda fecero crollare le gallerie per far sparire il minerale affiorato, in quanto non volevano più continuare l’esplorazione. La Breda smantellò tutto il macchinario esistente nei cantieri di Giogli e alla Lavaria lasciando cadere così ante tempo la concessione statale.