Punto di interesse
Mulino di Argalia detto “Mulino Do’ Furnu”
Il sito è caratterizzato dalla sovrapposizione di più attività esercitate nel corso dei secoli per il vantaggio di essere in prossimità del fiume Stilaro e per l’utilizzo delle sue acque.
Documenti storici attestano l’esistenza di un mulino a Bivongi fin dal sec. XIII che risulta costruito dai Cistercensi, i quali importarono nei loro possedimenti in Calabria le novità industriali in atto in Europa.
Il mulino inizialmente veniva utilizzato per frantumare la galena, minerale estratto dalla vicina miniera denominata “Argentera”, che veniva poi fuso nell’annesso forno alimentato con il carbone vegetale. Da qui la denominazione anche di “Mulinu do’ Furnu”.
Sul finire dell’800 il mulino ad uso industriale fu riconvertito in mulino agricolo per la molitura del grano e di altri cereali. Nei primi anni del ‘900, sui resti dell’antica ferriera, è stata impiantata una conceria i cui resti sono stati recentemente restaurati e fanno parte del complesso di archeologia industriale dell’Angra do’ Furnu.