Punto di interesse
Chiesa di Santa Maria
La chiesetta nasce intorno alla metà del 1700 ma è solo una piccola cappella, dove si andava a pregare nel periodo primavera-estate perché in inverno era poco accogliente e senza porte e finestre.
Il suo valore storico è da attribuire al primo piccolo manufatto rinvenuto dietro la chiesetta e certamente andrebbe fatta una ricognizione archeologica per capire meglio le sue origini. Pare, infatti, da quanto tramandato verbalmente dagli anziani nel corso dei secoli, che la chiesa fosse intitolata a Santa Maria del Popolo, già nel 1738, a seguito dell’arrivo a Bivongi della Madonna Mamma Nostra.
Santa Maria del Popolo – che aveva la cappella nella chiesa Madre, proprio dov’è oggi sistemato il miracoloso quadro di Mamma Nostra – fu spostata a Santa Maria per lasciare il posto a Mamma Nostra che, dopo i primi miracoli operati in paese, per volontà ecclesiastica e del popolo, rimase sempre nell’attuale cappella ribattezzata di Mamma Nostra.
L’attuale chiesa fu ricostruita dal Comune tra il 1952 e il 1956 perché rimase in abbandono dopo il terremoto del 1783. Nel 2021 il restauro interno dell’altare e delle pareti dove si può ammirare qualche tela del XIX sec.
In questa chiesa abbiamo una testimonianza tangibile della fede delle genti che vivevano a Bivongi. Nel piccolo campanile, si trova infatti un’antica campana, donata da una devota, datata 1756, che riporta la scritta a rilievo “Caterina Rigio Terre Bivongi”.
Per la sua graziosità è scelta da sposini che desiderano contrarre il matrimonio.