Punto di interesse

Chiesa Matrice – Santuario Maria SS. Mamma Nostra

La chiesa intitolata a San Giovanni Battista Decollato, santo patrono della Città, presenta un impianto a croce latina con navata centrale e due navate laterali. Si completa con il transetto e l’abisde. La chiesa è stata realizzata a partire dal 1610 sul sito di una preesistente chiesa con orientamento opposto rispetto a quella attuale e risalente al XIV secolo. Ampliata e sopraelevata fu poi restaurata a seguito del terremoto del 1783 a causa dei notevoli danni subiti. La chiesa, il cui ultimo intervento di restauro risale al 1996, si presenta secondo lo stile neoclassico con un apparato decorativo a stucco con paraste, lesene e capitelli di stile composito.
Gli stucchi e le decorazioni sono attribuiti a decoratori di scuola meridionale. I decori a rilievo riprendono raffigurazioni fitomorfi con cesti di frutta e spighe di grano riferite, con buona probabilità, alla festa delle primizie ovvero alla festa ebraica dello Shavouth e che corrisponde alla festa di Pentecoste di tradizione cristiana. L’ipotesi dell’appartenenza alla cultura ebraica è suffragata dalla ubicazione della chiesa a ridosso del rione Judeca, l’antico ghetto ebraico di Bivongi nel quale era presente una cospicua presenza di giudei che hanno lasciato nella comunità locale tracce evidenti della loro presenza e delle loro tradizioni riprese poi in ambito cattolico soprattutto in occasione della celebrazione della Pasqua.
La facciata della chiesa è disposta su tre ordini e si sviluppa in altezza con ampie articolazioni degli spartiti architettonici intermedi e si conclude con un raffinato motivo curvilineo.
Al suo interno si possono ammirare le pregevoli statue lignee di scuola napoletana del tardo settecento come l’Immacolata di Picano, la statua di San Giuseppe con Bambino, la Madonna del Rosario, San Nicola, Sant’Antonio di Padova e la statua di Maria SS. Mamma Nostra, opera di grande valore artistico e di grande devozione mariana che si affianca al quadro su tela realizzato nei primi anni del settecento con l’effigie  di “Mamma Nostra”, custodita nella cappella-santuario al centro della chiesa. La devozione al quadro è iniziata nel 1710 dopo alcuni fenomeni prodigiosi che hanno legato il popolo Bivongesi alla costante venerazione della Madonna, proclamata compatrona di Bivongi.

Contenuti correlati

  • Chiesa di San Giovanni Battista Decollato